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la_signora_galilei

La signora Galilei

Questa canzone veniva cantata da Paolo Coccheri, purtroppo morto nel 2021. Io l'ho conosciuta cantata da Giuseppe Sparnacci, che ha avuto la cortesia di trascrivermi il testo. Non trovandola in alcun dove sul web, ho voluto ospitarla qui.

Il lettore che fosse a conoscenza dei due versi dubbi prima della II strofa è pregato di farmeli avere! Può scrivermi all'indirizzo me [CHIOCCIOLA] pietrobattiston [PUNTO] it. Similmente sarei interessato a sapere chi sia stato a comporre la canzone.

I strofa

Un giorno la signora Galilei
trovò che i’ su marito Galileo
Copernico spiegava e Tolomeo
alla più bella socia de’ Lincei

Gni disse “Farabutto, sporcaccione
codesta e’ la sarebbe la lezione?
Sta zitto, ‘un rifiatà c’ho le prove:
tre vorte tu gna detto “E pur si move!”

E poi co’ i’ pendolo che stava lì
lei sulla testa la te lo corpì.

Rit.

Corpendolo co’ i’ pendolo
gli fece un bello sbrendolo
e l’orologio a pendolo,
rimase senza i’ pendolo

E l’orologio a a pendolo,
rimasto senza i’ pendolo,
seppure non sapendolo,
si ferma e più non va!

II strofa

Rimbecillito i’ poro Galileo
gni disse alla signora Galilei:
“Di certo che i’ cervello tu ti bei
perché quelle cosacce ‘un le faceo!”

D’accordo c’ho rimesso un po’ di pelle
però nel vedelle tante stelle
un bene gli è nato dal gran male
perché te l’ho inventato i’ cannocchiale!”

[Non siamo certi del testo dei due versi che seguono.
Comunque dovrebbe su per giù dire:]

E la signora la se ne pentì
e allor di baci la lo coprì.

Rit.

E al seno suo stringendolo
gli medicò lo sbrendolo
e poi rimise il pendolo
all’orologio a pendolo.

E l’orologio a pendolo,
riavendolo i’ su’ pendolo,
seppure non sapendolo,
riprende a camminar!

la_signora_galilei.txt · Ultima modifica: 2022/08/28 10:22 da pietro