È più che normale che una mia battuta non piaccia a tutti.
E ovviamente me ne frego del fatto che l'illuminato di turno mi dichiari una fatwa contro.
E so che dovrei veramente fregarmene anche dell'accusa di essere razzista: dovrebbe avere per me lo stesso peso di qualunque offesa ricevuta da chi non mi conosce per niente, ovvero zero.
Solo che per me questa non è un'offesa qualunque, quindi mi fa piacere rispondere: no, non sono razzista.
Se fossi razzista non sarei sicuramente finito in questa lista, né sarei stato qui nel marzo 2009, né tantomeno a lavorare , giusto a luglio di quest'estate, questi campi sottratti alla 'Ndrangheta. O per restare più terra-terra, non avrei fatto un simpatico pranzo 3 giorni fa con due napoletani, un calabrese ed un crotonese (più me e una milanese).
Ma se a qualcuno non bastasse, piuttosto che sprecare parole lo invito a scrivermi al mio indirizzo email, e sarò lieto di fargli conoscere personalmente uno dei miei tanti amici del Sud Italia, a cui chiedere informazioni sulle mie tendenze razziste.
La freddura
Spiegare le battute è brutto - tantopiù per uno come me che a scuola non sopportava quando doveva fare le parafrasi. Ma già che ci sono, tagliamo la testa al toro: la battuta gioca sulla contrapposizione tra le proteste, che presentano la discarica come un danno unico in un panorama di estremo rispetto per l'ambiente, e l'abusivismo estremo che caratterizza ormai da tempo la zona.
Viceversa, la battuta
La battuta fa schifo? Boh, a me non sembra, e neanche a quelli di Spinoza che l'hanno selezionata. Poi nessuno è obbligato a ridere.
ciao
Pietro