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Cos'è il VOIP?

La sigla VOIP sta per Voice Over Internet Protocol, ovvero un qualsiasi modo di effettuare una chiamata vocale attraverso una connessione internet. Questa idea è vecchia quasi quanto Internet (i primi esperimenti risalgono al 1973 e già all'inizio degli anni '80 esistevano rudimentali sistemi di telefonia VOIP accessibili all'utente comune) ed è stata affrontata in molti diversi modi.

L'interesse principale che il VOIP suscita è motivato dai seguenti punti:

  • efficienza: per veicolare le chiamate, l'utente utilizza le stesse connessioni Internet che utilizza per tutti gli altri servizi e che sono solitamente molto sottofruttate.
  • globalità: perlomeno a livello di principio, una volta che le chiamate viaggiano su una rete che abbraccia tutto il mondo, chiamare il mio cugino dall'altra parte della Terra non dovrebbe costare più che chiamare il mio vicino di casa. Effettivamente la realtà non si distacca molto da questo principio.
  • flessibilità: come ogni servizio che sfrutta Internet, il VOIP si basa su certi protocolli che stabiliscono come i vari dispositivi che partecipano alla comunicazione devono codificare e decodificare le informazioni. Qualsiasi dispositivo in grado di connettersi ad Internet e sufficientemente potente da comunicare tramite il protocollo appropriato è potenzialmente in grado di prendere parte ad una comunicazione VOIP. Questo significa ovviamente computer, ma anche cellulari, telefoni appositamente studiati, centraline telefoniche, adattatori di ogni tipo e chissà, prima o poi forse lavatrici, automobili…
  • concorrenza: dove c'è un servizio che si basa su un protocollo pubblico, ci saranno sempre aziende che implementano quel protocollo e cercano di fornire il migliore servizio di comunicazione, o il migliore telefono per utilizzare quel servizio, o il migliore programma per computer per sfruttarlo… al migliore prezzo (anche gratis). Con tutto il vantaggio per l'utente.

Cos'è il SIP?

No, non c'entra niente l'ex-Telecom; la sigla SIP sta per Session Initiation Protocol, un particolare protocollo di comunicazione VOIP. Il sistema SIP ha un'organizzazione simile a quello della posta elettronica: ogni utente deve essere registrato presso un provider, ovvero un'azienda che offre il servizio e che dà un indirizzo della forma nomeutente@nomeazienda.boh. Quando mi connetto, stabilisco una comunicazione con il mio provider; quando chiamo un mio amico, il mio provider ed il suo ci mettono in comunicazione.

Il SIP è un protocollo pubblico, nel senso che chiunque ne abbia le competenze può andarsi a leggere le specifiche e realizzare un programma informatico o un dispositivo elettronico in grado di comunicare tramite esso, o mettere su un provider che offra il servizio. Addirittura, bastano un computer sempre connesso ad internet, un dominio registrato ed una competenza informatica piuttosto minimale per ospitare un provider SIP in proprio.

I provider commerciali solitamente forniscono alcuni servizi oltre alle semplici chiamate online; prima di tutto la possibilità di chiamare un numero di rete esterna tramite SIP (questo servizio è solitamente a pagamento, ed è la principale fonte di guadagno per i provider); poi una moltitudine di servizi che comprendono la possibilità di registrare un proprio numero di rete esterna che reindirizza le chiamate direttamente al proprio account VOIP, la possibilità di inviare/ricevere fax, di effettuare chat e videochiamate, di impostare segreterie telefoniche e redirezione di chiamata…

Di provider di questo tipo ne esistono già parecchie centinaia1), e l'offerta di servizi è estremamente varia; ad esempio, due aziende italiane particolarmente note sono Messagenet, probabilmente la prima ad offrire la possibilità di registrare gratuitamente un numero di rete fissa (di Roma, Milano o Torino) a cui farsi chiamare, e l'aretina Eutelia, che ha iniziato ad offrire lo stesso servizio qualche mese più tardi ma senza alcuna restrizione sul prefisso. A livello mondiale, due delle aziende più celebri sono Voipstunt, che ha guadagnato il successo con le sue tariffe bassissime che addirittura consentono periodicamente di chiamare gratuitamente i telefoni di rete fissa di certe nazioni, e Wengo, compagnia francese sviluppatrice di Openwengo, celebre software libero per effettuare chiamate VOIP.

Cos'è Skype?

Skype è tante cose:

  • è prima di tutto un'azienda (formalmente, Skype Limited), nata nel 2002 e comprata nel 2005 da EBay
  • è un protocollo VOIP sviluppato dall'azienda stessa
  • è un client, ovvero un programma in grado di comunicare attraverso quel protocollo
  • è soprattutto, ormai, un importantissimo marchio.

Infatti Skype è stata la prima azienda a “suggerire” al grande pubblico, con una grande campagna di marketing, che telefonare attraverso Internet poteva essere conveniente, e questo le ha fatto guadagnare un'impressionante base di utenti.

Il “sistema Skype” è un pacchetto “tutto incluso”: si scarica il loro client, si comunica attraverso il loro protocollo, ci si appoggia a loro come provider. Infatti il protocollo è chiuso, non pubblico, e quindi non è possibile realizzare programmi, dispositivi o provider alternativi, perché i programmatori non sanno come “parlare in lingua Skype”. Anche il client Skype è chiuso, e questo rende difficile (nella realtà, praticamente impossibile) capire il protocollo analizzando il codice del programma che “lo parla”. Similmente, solo i telefoni ufficialmente autorizzati da Skype sono in grado di comunicare con il protocollo Skype, e l'azienda stabilisce dei cosiddetti Non disclosure agreement con gli ingegneri ed i programmatori delle aziende produttrici, che cioé si impegnano a non divulgare i dettagli del protocollo.

Quali sono i limiti di Skype

I limiti di Skype discendono fondamentalmente dal fatto che il suo protocollo è proprietario, chiuso e non studiato per l'interoperabilità:

  • la concorrenza è perciò inesistente; non a caso, Skype offre per i suoi servizi a pagamento tariffe che sono sì inferiori a quelle delle compagnie telefoniche tradizionali ma che sono molto più alte delle tipiche tariffe dei provider SIP. Questo vale anche per i dispositivi utilizzati per chiamare: si trovano ormai in commercio telefoni SIP a prezzi irrisori rispetto ai telefoni Skype.
  • la flessibilità è nettamente frenata: esistono sì telefoni, cordless e centraline Skype in vendita, ma non c'è assolutamente paragone con la gamma di soluzioni disponibili per la telefonia SIP: dai risponditori automatici per le aziende, ai sistemi che permettono di veicolare via SIP le telefonate di un'intera azienda in modo totalmente trasparente, ovvero facendo in modo che gli utenti non se ne accorgano nemmeno, a sistemi che possono essere programmati per coprire praticamente qualsiasi possibile esigenza dell'utente.
  • ci sono anche seri problemi di efficienza: il protocollo Skype è piuttosto pesante, e il client per computer ha una sgradevole caratteristica: alcuni dei computer connessi fungono da nodi della rete, e hanno dei notevoli picchi di utilizzo del processore.
  • la sicurezza è un limite assai serio, soprattutto per l'utilizzo in ambito aziendale o pubblico; mentre con il SIP è possibile effettuare telefonate sicure, ovvero protette da sistemi standard di crittografia (è possibile, nel senso che la chiamata standard SIP non lo è), il protocollo Skype è di per sé offuscato, ma in modo tale che l'azienda stessa può agevolmente decodificare qualsiasi comunicazione. Preoccuparsene non è solo paranoia, dato che Skype in Cina collabora attivamente con il governo e fornisce agli utenti cinesi solo una versione “censurata” del programma, che ad esempio nella modalità chat filtra certi termini; si teme anche che questa versione possa contenere dei trojan. Le analisi di alcuni esperti hanno anche rivelato che i programmatori del client Skype si sono attivamente spesi per fare sì che il reverse engineering del loro programma, ovvero il processo di ricostruire le operazioni che il client compie, in un certo senso “osservando” quello che fa quando viene eseguito, sia quanto più difficile possibile; questa operazione di “controspionaggio” si riflette tra l'altro anche in una maggiore pesantezza e lentezza del programma 2).
  • la libertà dell'utente scompare: sia nel senso che in una situazione di monopolio l'utente non ha scelta, sia nel senso che è impossibile effettuare telefonate con Skype utilizzando software libero; questo fa sì, ad esempio, che un sistema operativo libero, come può essere uno basato su Linux, non potrà includere un client Skype, che dovrà essere installato a parte. Osserviamo en passant che gli utenti Linux e Mac hanno sempre avuto molto da ridire sulla qualità delle versioni del client Skype per le loro piattaforme, che sono notoriamente arretrate ed instabili rispetto all'equivalente per Windows.

Conclusioni

Ho evitato di trattare altri protocolli liberi leggermente meno diffusi, come l'H.323 e l'estensione dell'XMPP utilizzata da Google Talk (che è in via di definizione come standard internazionale); tutto ciò che ho detto del SIP vale anche per quelli.

È difficile immaginare che sorga un'azienda del campo SIP che tutt'a un tratto riesca a rivoluzionare la fonia come ha fatto Skype negli ultimi anni; è però difficile anche immaginare che in futuro Internet, che ha la sua forza nella sua libertà e nella velocità con cui si sviluppa in modi imprevisti, continui ad affidare una branca vitale come le comunicazioni vocali al monopolio di una singola azienda che, dal punto di vista tecnologico, è nettamente indietro rispetto alle altre.

È interessante ad esempio osservare che aziende della portata di Telecom si affidano già al SIP; le ultime versioni del cordless Aladino non sono altro che telefoni SIP preconfigurati per utilizzare Telecom come provider. Perché Telecom non pubblicizza questo fatto? Perché altrimenti agli utenti potrebbe venire in mente di riprogrammare il proprio Aladino per telefonare con altri provider… e pagare molto meno!

Per qualsiasi commento o correzione: toobaz [CHIOCCIOLA] email [PUNTO] it

perché_skype_non_è_il_futuro.txt · Ultima modifica: 2008/07/04 11:47 da pietro